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DOLOMITIDIBRENTA

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cappadocia ultratrail

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lunedì 23 giugno 2008

ULTRA TRAIL LAVAREDO KM. 53 - 3300 D+





Alcuni amici del Forum prima della partenza

appena partiti, sono dietro Micetto

L'ultima salita sopra Misurina, senza bandana...


Lago di Misurina


Le 3 cime di Lavaredo



La felicità all'arrivo


L'impresa è stata fatta, è stata dura ma ne valsa la pena,

intanto guardatevi queste immagini, secondo me molte
belle, rendono l'idea di quello che abbiamo fatto,
tempo finale 9,04,55
171° su 500 iscritti ciao


dal 1,22 all' 1,28 mi potrete vedere, sono tutto rosso

FOTO LINK

Cominciamo con il racconto di questo bellissimo week end

sulle Dolomiti, siamo io con la moglie e una coppia di amici,
Giorgio alias Mercurio, compagno di corsa, ma qui non correrà.
Sabato arriviamo a Cortina verso le 13, motivo il solito traffico
alla barriera di Mestre, facciamo il solito giretto nella via
principale, negozi chiusi dato l'orario ed alcuni anche per ferie,
giugno è un mese morto. Ripartiamo destinazione Misurina, ci
fermiamo una mezz'oretta su una panchina di fronte al lago,
dopo il viaggio proprio ci voleva un po di pace, l'aria è fresca, il
tempo magnifico. Adesso è arrivata l'ora di andare al nostro
hotel, fare un doccia e riposarci un'oretta, prima di andare a
ritirare il pettorali. Alle 17 siamo al ritrovo, alla consegna
pettorali c'è Simone e la Cris, poi comincio a riconoscere alcuni
del forum, ci si saluta, si scambia quattro chiacchere, comincio
poi a chiedere tu sei tizio tu sai caio, è bello conoscere delle
persone, con le quali hai solo parlato tramiteil web, ma poi ti
sembra di conoscerle da tanto tempo. Dopo il briefing torniamo
al nostro albergo per la cena. Riccardo (Riczac) che ho
conosciuto al ritrovo, soggiorna anche lui al nostro hotel,
ragazzo molto simpatico di Modena, mi ha offerto anche un po
di parmigiano per la gara. Sveglia alle 6, forse anche prima,
controllo di tutto il necessario per la gara, alle 6,45 colazione,
la signora era di sotto puntuale a servirmi, alle 7 partenza per
il ritrovo gara. Foto di rito assieme agli amici del forum, devo
dire che ero molto coinvolto, felice, il percorso non mi
preoccupava, pensavo che meraviglie avrei visto con una
giornata così stupenda. Partiamo puntuali alle 8, un breve tratto
in pianura, poi si comincia a salire verso Forcella Maraia, circa
8 km, dove sorge il rifugio Città di Carpi, a 2100 mt, ogni tanto
mi fermo a fotografare quello che più mi colpisce, adesso si
scende lungo la Val d'Onge, su una comoda carrozzabile
corribile, anche qui per 8 km. Arrivo all'incrocio con la Val
Marzon, qui c'è un posto di controllo, dove rivedo Simone che
mi incita, ecco il Mitico nonno, giriamo a destra per la Val di
Cengia, qui ci aspettano altri 1000mt di dislivello in 5 km,
l'anno scorso lo fatta in discesa, è sempre dura, ma in salita è
bella tosta. Il sole picchia forte, non ci sono correnti d'aria,
appena incontriamo sul nostro percorso il torrente, subito a
bagnarsi, riempire le borracce e via si riparte. Ad un certo
punto ho deciso di fermarmi sotto un cespuglio, mi siedo
all'ombra, tolgo lo zaino, è l'ora dell'aperitivo, comincio a
mangiare una banana un mezzo panino con la marmellata,
la crostata, fatta appositamente dalla moglie, la coca-cola la
tengo per dopo, la strada è lunga. Riparto l'ultimo tratto è bello
ripido, arriva anche Elisa, per molto tempo sarà la mia ombra,
staremo parecchio assieme. Scollino pensando che le salite
ormai sono finite, invece questo non è il punto più alto, dovrò
arrivare a Forcella Lavaredo, a 2454 mt, prima di arrivare
passiamo tra due muri di neve, una settimana prima era molta di
più, ma è sempre affascinante. In cima mi siedo per un altro
ristoro, crostata e coca-cola, ammiro la maestosità delle Tre
Cime di Lavaredo, proprio di fronte a me, a destra in lontananza
il rifugio Locatelli, per capire quello che si prova guardando a
360° bisogna essere qui. Riparto calandomi nel vallone sotto le
pareti nord delle Tre Cime, è favoloso, proseguo verso Forcella
Col di Mezzo, da qui si scende la Val del'Arghena, primo tratto
molto tecnico, vado giù piano piano, poggiando anche il ..lo a
terra...... Arrivato a Misurina costeggiamo il lago, la stanchezza
si comincia a sentire, siamo al 36 km., a questo punto pensavo
che le salite fossero finite invece mi dicono che dobbiamo salire
lassù, ho detto help poi ho pensato a Simone, avrò capito male
al briefing, ma mi sembrava che dopo le prime 2 salite era quasi
fatta, però da una parte lo ringrazio per avermi dato la
possibilità di ammirare altri angoli stupendi. Infatti prima di
arrivare a Forcella delle Pale di Misurina, quello che vedevo
sotto di me era magnifico, Misurina con il suo lago colore verde
smeraldo, le montagne attorno, era meglio di una cartolina.
Arrivo a quota 2150 mt, adesso una breve discesa, (attenzione),
si comincia a salire verso Forcella Popena 2214 mt, tagliando in
quota sempre su sentiero roccioso, dove bisogna fare attenzione
a non scivolare giù. Adesso si scende su un breve ma ripido
ghiaione, per la cronaca lo fatta col ..lo a terra, dalla fifa.
Dopo altro tratto molto tecnico, le discese le ho fatte sempre
camminando, bisogna essere oltre che portati anche allenati a
questi percorsi. Adesso rimangono circa 10/12 km di strada
corribile, ho ripreso a correre, le gambe ancora giravano, arrivato
all'ingresso della Foresta di Somadida, ho chiesto quanti km alla
fine, mi rispondono 3, quando arrivi al ponte ne manca 1, dopo
questa risposta ho cominciato a singhiozzare, non capivo ma mi
veniva da piangere, pensavo all'arrivo, alla moglie e agli amici
che erano ansiosi del mio arrivo, ero molto emozionato,
complice tutta l'atmosfera che si era creata in questi 2 giorni.
Quando arrivo al ponte telefono alla moglie, sto arrivando manca
1 km, questo ultimo è stato abbastanza duretto perchè si correva
sull'erba, ma sapendo che era finita ho tenuto duro. Arrivo con
le mani alzate gente che applaude, sento Simone al microfono
chiamare il mio nome ecco il MITICOJANE mia moglie scatta la
foto di rito, mi bacia e abbraccia,che emozione. Sono felice di
aver concluso un'impresa del genere, le gambe sono indolinzite,
ma non troppo, nessun accenno di crampi,non vorrei che tutto
questo sia merito dei bastoncini, in compenso ho le spalle molto
doloranti. Concludento ringrazio in particolare Simone, per
essere riuscito ad organizzare questa splendida gara, e dato
l'occasione di farmi innamorare di questa disciplina, che non è
solo corsa, ma altro, inoltre dato la possibilitàdi conoscere delle
grandi persone, non solo corridori, anche da parte di mia moglie
i complimenti per la bellissima manifestazione, adesso forse si
lamenterà di meno, capirà cosa provo. Ciao e un grazie a tutti