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DOLOMITIDIBRENTA

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cappadocia ultratrail

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martedì 7 giugno 2011

IL MALANDRINO HA LASCIATO IL SEGNO


Dire è stata DURA, è troppo riduttivo, è come dire ho fatto una passeggiata, come immaginavo è stata la gara dell'anno, la più dura in Assoluto e penso anche nel calendario Italiano, però Bellissima, la campionessa del Mondo, Cecilia Mora l'ha definita perfetta per un Mondiale.


Parto in compagnia di 4 amici, prima di arrivare all'Abetone ci si ferma a mangiare, oltre al solito primo, anche una bella bisteccona assieme a Leo, veramente squisita, il tempo non è dei migliori, comincia a piovere, ma non fortissimo,  arrivati all'Abetone, ci sono solo alcuni partecipanti, nessuno dell'organizzazione, è ancora troppo presto.

Prima delle 16 ecco che arrivano i pulman e poi gli addetti al controllo zaini, verso le 16,45 si parte destinazione Prato, mi hanno detto che lungo il tragitto a cominciato a piovere forte, non me ne sono accorto, forse mi sono addormentato, a Pracchia ci hanno riferito che ha fatto una grandinata paurosa. Arrivati ritiro pettorali e tanti saluti ai numerosi amici, sono veramente tanti, c'è una sala della palestra dove ci si può accampare, siamo in troppi allora decido di mettermi all'esterno, tanto è caldo e si respira meglio.

E' arrivata l'ora della cena, terminata mi comincio a cambiare e sistemare lo zaino, ci ho infilato dentro molto più del necessario, nel caso che il tempo peggiori, è pesante ma meglio non rischiare, eccoci arrivati al Breafing, il Kappa ci spiega il percorso, mettendoci anche in guardia a non esagerare nella 1° parte, mentre nella 2°, ha setto sì che è abbastanza dura ma non esageratamente, visto che siamo quasi alla fine, ed invece LE STATA LA + DURA.La mia gara comincia alla grande, verso il 6° km cado come un Pataca, niente di grave mi rialzo subito e riparto, c'era con me anche la simpaticissima Tite, poco dopo mi accorgo che non ho + gli occhiali, pazienza continuo senza ritornare sui miei passi, la salita non è durissima, vado su molto bene, con me ho anche i bastoncini, saranno indispensabili + avanti.



Ora non ci resta che aspettare sino la Mezzanotte, è lunga l'attesa, ho proposto x la prox edizione, di allietare la serata con il Karaoke, mi sdraio poi mi rialzo, ho preso anche 2 caffè, così non mi addormenterò di sicuro,, ci siamo quasi, consegno la borsa a Bussino e via che ci dirigiamo verso la partenza, a circa 2 km dalla palestra, in un grande prato.
Sono le 24, si parte, primo tratto in pianura, ritorniamo alla palestra per poi cominciare a salire piano piano, dobbiamo arrivare ai 500/600 mt, dove si vedrà Prato/Pistioia e Firenze illuminate, sembra Los Angeles o San Francisco stupendo, la serata è Fantastica, il cielo è stellato ed è caldo, non potevamo chieder di meglio.


 
Di notte la fatica è minore, almeno x me, però penso che si consumi di +, certe volte bisognerebbe andare + piano ma non te ne rendi conto, specialmente in salita, eccomi al 20° km, di nuovo x terra, sempre sul piano, qui una botta al fianco ma niente di grave, riparto anche qui subito, a questo punto mi viene da pensare che oggi non è la mia giornata giusta, corro abbastanza teso, ora stò molto attento dove metto i piedi, poi dopo circa 3h tocca alla frontale, la luce è meno potente, per giunta sono senza occhiali.


Non mi resta che girare la manovella, visto che è attaccata alla dinamo, mentre corri però non è semplice e molto dispendioso, la luce aumenta ma non per molto, e ogni tanto mi tocca fare sto lavoro, ma non posso continuare x molto tempo così ed allora corro a fianco di un'amico, x poter vedere meglio, alcuni sembra che abbiamo, non gli abbaglianti D+.


Per alcuni tratti ho corso in solitudine, in mezzo al bosco era stupendo, non ti rendevi conto che eri da solo e che se x caso si spegne la frontale, son ...zi amari, ogni tanto pensavo ai Cinghiali, chissà perchè, dipendi chi incontri, una testa calda che ti carica, fortunatamente con i bastoncini mi sento + al sicuro, comunque a portata di mano ci sono quanti alberi vuoi x scappare.

Arrivo a Pracchia alle 5,45, non male, in effetti sono andato su molto bene in salita,  mi fermo al ristoro e mi siedo un po’, tolgo le scarpe perché è uscito un'altro problema, ho i piedi che vanno a fuoco e non sò perchè, forse saranno le scarpe, specialmente in discesa è una sofferenza. Riparto e rimango sconvolto dalla salita CHE MI SI PRESENTA, sapevo che era dura ma non così, siamo al 38 km, non da un'attimo di respiro, giù a testa bassa sino ai 1600 mt, a questo punto mi balena x la testa il ritiro, ne riparleremo + avanti mi dico, comunque sono soddisfatto x come vado in salita, arrivato in alto si apre un'altro mondo, bellissimo ma x me abbastanza complicato.



Il problema sono i Crinali, da adesso in poi sarà quasi sempre così, è che  me la cago addosso, anche io come Ruperzio e Vi assicuro non è facile, ci vuole doppia concentrazione dove si mettono i piedi, il panorama è Fantastico, però sia a DX che SX, se si cade non ci si ferma, si continua  a salire e scendere, strappi veramenti DURI, resi ancora D+ dal problema ai piedi, in discesa devo x forza camminare, alcuni tratti secondo me sono simili alle Skyrace, saliamo sulle rocce con l'aiuto delle mani, con quel pensiero fisso, Attenzione che poi non la racconti.


Fisicamente potrei continuare ma così facendo non mi diverto +, eccomi alla Croce Arcana, ultimo cancello. al rifugio mi riposo un'attimo e mi tolgo le scarpe, chiedo se c'è qualcuno che mi porterebbe all'Abetone se mi ritiro, la signora mi risponde che devo scendere, prendere la funivia e aspettare l'autobus, troppa fatica penso tra me, poi STE riesce a convincermi a continuare, tanto mancano solo 11/12 km, si continua, il bello deve arrivare ed io non immaginavo così.

stò in compagnia di STE sino all'inizio dell'ultima salita, lui in discesa riesce a correre io NO, mentre risalgo vedo dietro di me che stà arrivando Matteo, 1° della Malandrinata, gli faccio 2 foto e via che passa, poi ecco anche MAU, peccato me ne sono accorto troppo tardi, niente scatto, stiamo arrivando alla cima, vedo Mau che continua mentre le bandierine sono a SX, lo chiamo ma è già sparito, sta scendendo e salendo x un'altra cresta, infatti lo vedo poi tornare indietro mentre sto scendendo in una discesa spaccagambe.

Il problema x me in queste gare non sono le salite ma le discese, alcune veramente ripide ed anche tecniche, con sassi sporgenti, dove è difficile camminare x il dolore ai piedi ed alle gambe, pensate a correre, oltre ad essere molto pericolose se si cade, mi rimane l'ultimo strappetto, si fà x dire, arrivato alla cime, laggiù vedo l'Abetone, cioè l'arrivo, peccato che quest'ultima discesa sia la peggiore in assoluto, cammino di nuovo soffrendo non poco, fortunatamente vedo l'ultimo ristoro sul piano e questo mi aiuta mentalmente.

Finalmente sono arrivato, mi disseto e riparto piano piano, ora si entra nel bosco, ancora una piccola salita e poi solo discesa sino alla fine, arrivo in una sterrata vedo una panchina e mi fermo un'attimo, mi metto gli occhiali da sole, la bandana e in quel mentre arriva la Roby, che mi incita a ripartire, mi ci voleva proprio un compagno x il finale.


Qui si corre, in effetti le mie gambine avevano proprio di un tratto così, però ste curve non finivano mai, aumento e lascio la Roby, non perchè volessi arrivare prima ma perchè ho pensato di farle una foto all'arrivo, vado che è una meraviglia, vedo il pallone, sprint finale, qualche brivido sentendo gli amici incitarmi, ed alzo le braccia al cielo soddisfatto, è fatta anche questa.

Concludo, così mi dicono in 12h58, il Garmin si è addormentato al 61 km, è stata un'esperienza Fantastica, organizzazione perfetta, i Malandrini sono stati GRANDI, percorso stupendo, segnato benissimo, specialmente di notte, era come essere su un'autostrada, 70 km o + con D+4800 sono stati durissimi, ma Stupendi, a botta calda avevo detto che non l'avrei + fatta, invece ora dico che è impossibile non partecipare ad una gara del genere, anche se ho certe paure, correre su questo Appennino è una cosa UNICA, molto + bello di certe gare in montagna, ora le gambe e le spalle sono molto stanche, ma già il pensiero va alla prox Avventura, un saluto a tutti


9 commenti:

theyogi ha detto...

esperienza ricca di sfaccettatura, difficile dire dove finisce la corsa e inizia il resto; probabilmente quel 'segno', col tempo, diventerà persino più marcato...

Tosto ha detto...

Danilo sei forte, credo che certe esperienze siano veramente eccezionali e fortemente introspettive.

mercuriodacorsa ha detto...

Piu' unico ke raro,Grande tra i MALANDRINI.Complimenti......Ciao Belo

Francarun ha detto...

Le mie montagne so come sono le affronto spesso con la mia mtb, so che sono bellissime e il malandrino è la testimonianza. Avrei dovuto esserci pure io ma come sai ho avuto problemi. Era il mio obiettivo, invece della Pistoia Abetone e del Passatore, ma il prossimo anno ci sarò.
Complimenti per il racconto e per le foto, hai fatto anche un buon tempo...

BlogdiCaio ha detto...

Cavolo, deve essere davvero impegnativo questo trail! Discese tecniche e crinali: come immaginavo non fa per me. Grande Danilo, non molli mai e vai sempre veloce!

Miticojane ha detto...

Grazie a tutti, ma non ditemi che vado forte, me la cavo e niente di +, la cosa importante è non mollare mai e cercare di superare le difficoltà, tanto queste arrivano prima o poi, fortunatamente ho la testa dura

Dante ha detto...

Grande Mitico abbiamo chiuso la nostra fatica e soprattutto abbiamo sconfitto il demone della paura :-)
Ma quanto è stata bella questa gara ... ma quanto è stata dura Rimini Extreme ? Danilo ci ho micca il tuo fisicazzo io sei tirato che mi sembri un ventenne

diego80 ha detto...

grande mitico, ho letto il tuo racconto e credo che sia stata una gara molto dura ma allo stesso tempo fantastica. il prossimo anno mi piacerebbe partecipare, ma tu mi insegni che gare di questo tipo devono essere fatte al momento giusto.
ciao e buona corsa
a presto

Miticojane ha detto...

Dante hai ragione, questa fatica è servita a qualcosa

Diego vedo che stai a sentire il maestro, stò scherzando eheh, arriverà da solo il momento giusto